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L’indipendenza economica è libertà: come, da donna, ho imparato a capire che potevo essere pagata di più

L’indipendenza economica è libertà: come, da donna, ho imparato a capire che potevo essere pagata di più

Riconoscere il proprio valore professionale e imparare a negoziare è un passo fondamentale verso l’indipendenza economica. Un percorso raccontato da Fabiana Andreani.

Riconoscere il proprio valore: da dove si comincia?

Da “mi fido di voi” a “so quanto valgo”

Mi ci è voluto un po’. Un po’ di anni, un po’ di errori, un po’ di conti che non tornavano. Perché anche se ero già “fabianamanager” – speaker nei festival del lavoro – mi sembrava spesso di essere lì per caso. Per grazia ricevuta. 

E così, quando arrivava il momento di parlare di RAL, parcelle, budget? Sorriso accennato, voce più bassa, quella frase tipica: “Va bene quello che potete, mi fido”. 

Spoiler: non va bene quello che possono. Va bene quello che meriti.

La paura di chiedere

Secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, il divario retributivo di genere a parità di ruolo è ancora al 15,1% in Europa. In Italia? Peggio: le donne guadagnano in media il 25% in meno degli uomini in posizioni manageriali (ISTAT, 2023). Eppure, l’80% delle donne che non negoziano lo fa per paura di sembrare aggressive o poco grate (Harvard Business Review, 2022).

Tradotto: la famosa sindrome dell’impostore ti fa chiedere meno. 

Perché in fin dei conti per secoli ci hanno detto che la modestia era una virtù, quasi a farci credere di non poter modificare la realtà che ci circonda. Perché non c’era molto spazio per noi oltre i confini domestici. 

Il giorno in cui mi sono ascoltata

Ero reduce da un progetto che aveva fatto delle occhiaie il suo KPI. Un cliente importante, un risultato tangibile, un feedback che sembrava scritto da mia madre.

Mi sono detta: ora lo chiedi. Il compenso adeguato, il budget corretto, il valore reale. 

Non l’ho fatto con arroganza. L’ho fatto con consapevolezza. Il neuromarketing insegna che il valore percepito si costruisce anche da come tu presenti te stessa

E Robert Cialdini – che di influenza se ne intende – lo chiama principio dell’autorità: quando ti presenti con fiducia nei tuoi risultati, gli altri ti percepiscono come più competente, persuasiva, credibile. Non è manipolazione. È riconoscere il proprio valore, e dargli voce. 

Quella volta il mio tono era netto. Non supplichevole, non spavaldo: giusto. Mi hanno detto sì. E da allora, non ho più smesso. 

Agenti di cambiamento

Agency significa essere autori della propria vita, non semplici spettatori o esecutori. Maturare in questa direzione vuol dire riconoscere di scegliere, avere il proprio potere decisionale e influenza, anche in contesti complessi o vincolati. Non è sinonimo di onnipotenza, ma di capacità di risposta e iniziativa. 

In pratica, scegli di cambiare lavoro anziché subire passivamente un contesto tossico. Negozi uno stipendio invece di pensare: “tanto sono fortunata, c’è chi sta peggio”. Chiedi aiuto, anche psicologico, quando serve. Decidi di tacere, se è una scelta consapevole, non un riflesso del silenzio organizzativo. 

Le persone non sono solo il prodotto dell’ambiente o delle circostanze: possono trasformarli. Attraverso un percorso di empowerment, potrebbe riaffiorare la voce dentro di te che dice: “ho il diritto e la possibilità di fare qualcosa, anche piccola, per cambiare questa situazione. Posso scardinare modelli di dipendenza e autocensura guardandomi e attraversandomi”. 

Consigli pratici da zia Fabiana (e dalla scienza) 

1. Allenati al “no” assertivo
Non sei ingrata se rifiuti una proposta economica insufficiente. Sei professionale. Sorridi e dì con fermezza: “possiamo rivedere insieme la proposta economica in base al valore che porto?”. Ragiona per obiettivi, per tempo investito e opportunità che generi. 

2. Scrivi la tua “traccia di valore” 
Prepara una mappa dei tuoi risultati e delle tue competenze, aggiornata ogni trimestre. Non solo per l’autostima: serve anche per i colloqui, le negoziazioni, i momenti di stallo. (Herminia Ibarra, London Business School). Crea la tua Carta dei valori, una specie di Costituzione per il tuo personal branding. Autorevole e coerente, con determinazione: non sei un fenomeno se ti mostri, ma fallo smettendo di perpetrare preconcetti e discriminazioni intersezionali. E no, non spegni la luce altrui, perché c’è posto per tuttə. 

3. Non trattare solo il presente
Quando negozi, guarda anche avanti: formazione pagata, budget per la crescita, possibilità di carriera. L’indipendenza economica è anche prospettiva

4. Circondati di altre persone che parlano di soldi
Trova gruppi, ascolta podcast, leggi newsletter. L’impostore interiore che ti dice “sei un’intrusa, chiedi troppo” va zittito con esempi di alleanza concreta. 

Dal debito emotivo alla reciprocità

Ho passato anni a pagare un debito invisibile. Il senso di colpa di avere finalmente un lavoro (faticoso e non fisso) che mi appassiona e per cui vengo retribuita bene, un palco, un’identità. Come se avessi ricevuto un dono, e dovessi scontarlo con umiltà eterna. 

Ora so che non era solo privilegio. Era il mio talento, con interessi maturati. E investo: su di me, sulle nuove generazioni e su chi non crede ancora alla libertà del voglio di più, perché valgo di più

La reciprocità – ancora secondo Robert Cialdini – è uno dei sei pilastri dell’influenza: quando ricevi valore autentico, sei più portato a ridarlo. Ecco perché non basta realizzarsi. Serve restituire

Oggi, ogni volta che tengo un talk, una masterclass, una diretta, lo faccio con un obiettivo: restituire quello che ho imparato, col senso di equità di chi ha preso svariati abbagli. Lo faccio da donna che ha sbagliato, imparato, chiesto tardi. Lo faccio da madre che vuole un sistema più democratico per suo figlio e per quelli degli altri. Lo faccio da ex manager che ha lasciato la scrivania per accendere qualche lampadina – e farlo con dati e rispetto. 

Ogni volta che una donna negozia con fermezza, che un uomo prende parola contro una micro-aggressione finanziaria, che una persona si rifiuta di tacere il proprio disagio, la ruota del privilegio scricchiola un po’. 

E nel rumore di quello scricchiolio c’è già una rivoluzione che si risveglia. La tua. 

Per donne fuori formato (e uomini in ascolto)

Ispirazioni per chi vuole ripensare il valore, i soldi, l’identità. Rifiorire uscendo dalla porta, dopo anni alla finestra. 

Podcast: 

  • Morgana – di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri. Storie di donne inclassificabili e ribelli, che non si sono fatte definire dai ruoli. 
  • Rame – di Annalisa Monfreda e Montserrat Fernandez Blanco. Come la vita alimenta le competenze, anche nel lavoro, sfatando il tabù dei soldi. 

Libri: 

  • Liberati della brava bambina – di Maura Gancitano e Andrea Colamedici. Per smettere di accontentare e iniziare a scegliere. Imparare a riconoscere i meccanismi inconsci che guidano ogni trattativa (anche quella con te stessa). 
  • Act Like a Leader, Think Like a Leader – Herminia Ibarra. Per capire che il valore non si scopre, si costruisce con angolazione lucida, arguta e sagace. 
  • Voci che sono la mia. Come le storie ci cambiano la vita – di Matteo Caccia. Per scoprire che ogni storia ha valore, anche la tua. 

Occasioni di sostenibilità finanziaria (anche per il tuo portafoglio)

  • Equità retributiva 2026 – La Direttiva (UE) 2023/970 sulla trasparenza retributiva è entrata in vigore il 7 giugno 2023. Gli Stati membri dell'Unione Europea, inclusa l’Italia, hanno tempo fino al 7 giugno 2026 per recepirla nel proprio ordinamento nazionale. Le aziende con +100 dipendenti dovranno pubblicare informazioni dettagliate sul divario retributivo di genere. 

 

Fonti: 

  • ISTAT (2023). Gender Pay Gap in Italia. 
  • World Economic Forum (2024). Global Gender Gap Report. 
  • Harvard Business Review (2022). Why Women Don’t Negotiate. 
  • Ibarra, H. (2020). Act Like a Leader, Think Like a Leader. 
  • McLuhan, M. (1964). Understanding Media: The Extensions of Man. 
  • Cialdini, R. (2021). Influence, New and Expanded: The Psychology of Persuasion.

Fabiana Andreani, Specialista in orientamento e lavoro

"Il tuo futuro è ancora da scrivere"

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