Investimenti
I principali strumenti di investimento spiegati in modo semplice

I principali strumenti di investimento spiegati in modo semplice

Un’introduzione semplice e chiara agli strumenti finanziari di base, scopri di più in questo articolo di Elia Bombardelli.

Investire: da dove iniziare? Ecco i concetti fondamentali

Perché parlare di investimenti? Comprendere prima di agire

Il tema degli investimenti finanziari è spesso al centro di discussioni e curiosità tra i giovani, ma per molti di loro può apparire un mondo complesso e distante, di difficile comprensione.

Giusto per dare un’idea, da una recente indagine sull’alfabetizzazione finanziaria pubblicata da Banca d’Italia emerge che la percentuale dei giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che ha sottoscritto, almeno una volta, obbligazioni o azioni non supera il 15% e tra gli intervistati che lavorano solamente 1 su 5 ha aderito a un fondo pensione.

L’argomento degli investimenti è molto ampio e articolato: sui social se ne sente parlare spesso, ma non sempre in maniera semplice e talvolta, purtroppo, anche in modo fuorviante. Senza la pretesa di essere esaustivi, in questo articolo proviamo a rispondere in modo comprensibile e divulgativo a qualche domanda di base e cerchiamo di spiegare in maniera semplice quali sono i principali strumenti di investimento normalmente utilizzati dagli investitori.

Precisiamo subito che non si tratta di una guida all’investimento o di un consiglio di investimento specifico: si tratta di un piccolo approfondimento informativo pensato per utenti “alle prime armi” che crediamo possa stimolare la tua curiosità e aiutarti a fare scelte consapevoli.

Cominciamo dalla domanda base: che cosa significa, in pratica, “investire”?

In parole molto semplici, investire significa impiegare utilmente dei soldi con l'obiettivo di farli fruttare; in sostanza si impegnano i risparmi in attività che hanno il potenziale di farli crescere nel tempo o comunque di far ottenere una qualche forma di ritorno economico futuro. Questo ritorno, in generale, non è garantito e il suo eventuale ammontare, modesto o rilevante, può dipendere da numerosi fattori, che variano a seconda dello strumento scelto.

In che cosa si può, concretamente, investire?

Le possibilità sono molteplici: si può ad esempio acquistare una casa con l’idea di ristrutturarla e rivenderla in seguito a un prezzo maggiore, o si può acquistare una casa con l’idea di affittarla e ricavare un’entrata mensile. Si può anche decidere di investire in un corso di formazione oggi con l’idea di avere accesso, in futuro, a un lavoro maggiormente retribuito grazie a quanto appreso nel corso o investire dei soldi per comprare un’attività già avviata che genera delle entrate di mese in mese.

Quando si parla di investimenti, però, nella maggior parte dei casi ci si riferisce a quelli finanziari, a cui si può accedere tramite una banca o un intermediario autorizzato.

Quali sono i principali strumenti finanziari di investimento?

Alcuni tra gli strumenti di investimento più diffusi tra gli investitori retail, cioè i risparmiatori, sono le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni di investimento e gli ETF: vediamoli insieme in questo articolo e cerchiamo di capire, caso per caso, di che cosa si tratta e come funzionano.

Le azioni: piccole fette di grandi aziende

Cosa sono le azioni?

Immagina una società come una grande torta. In termini molto semplificati puoi pensare a un’azione della società come a una singola, spesso piccolissima, fetta di quella torta. Comprando un'azione, diventi proprietario di una fetta della torta, cioè di una piccola parte della società: in altre parole, diventi un piccolo azionista della società stessa.

Perché le società vendono azioni?

Nella maggior parte dei casi le società vendono azioni per raccogliere denaro (il capitale) da usare ad esempio per finanziare la propria crescita, sviluppando nuovi prodotti o espandendosi in nuovi mercati, magari anche in altri Paesi o continenti.

Come può variare il valore di un’azione?

Il valore di un'azione sul mercato può variare in funzione di numerosi fattori, tra cui ad esempio le performance della società, le sue prospettive future e l'andamento generale del mercato. Se la società cresce e le sue prospettive future sono positive, molti investitori vorranno comprare le sue azioni, il che tenderà a farne aumentare il prezzo; viceversa, in caso contrario, il prezzo potrà diminuire. Se acquisti una o più azioni di una società e in futuro riesci a rivenderle a un prezzo maggiore, consegui un guadagno.

Che cosa sono i dividendi?

Le aziende distribuiscono una parte dei loro guadagni (i cosiddetti utili) ai proprietari delle azioni (gli azionisti) sotto forma di pagamenti periodici, detti dividendi. È come ricevere un piccolo "premio" destinato a chi finanzia l’attività dell’azienda.

Quali sono i rischi principali associati alle azioni?

Se la società si trova ad affrontare dei problemi o non cresce come previsto, il valore delle azioni può scendere, in alcuni casi, anche di molto. Se vendi le azioni ad un prezzo inferiore rispetto a quanto le hai pagate, avrai una perdita.

Ho sentito dire che le azioni sono “volatili”. Cosa significa?

Le azioni sono strumenti volatili, cioè il loro prezzo può variare molto e velocemente, anche nell’arco di una sola giornata. Puoi farti un’idea di quanto siano volatili le azioni provando a cercare su Google il prezzo delle azioni di alcune società famose, ad esempio Tesla, Apple o Coca Cola, nel corso degli ultimi 5 anni.

Dove si possono comprare le azioni? Ci sono dei costi?

Puoi comprare azioni tramite la tua banca, altri intermediari finanziari o piattaforme online specializzate. Ci sono da considerare dei costi per comprare e vendere (commissioni di compravendita) che possono variare sia a seconda dell’intermediario utilizzato sia a seconda del mercato su cui si opera.

Le obbligazioni: quando presti soldi e ti pagano gli interessi

Cosa sono le obbligazioni?

Quando una società, o uno Stato, ha bisogno di soldi, può decidere di emettere obbligazioni. Nel caso di uno Stato prendono il nome di “titoli di Stato”. In pratica, la società o lo Stato chiedono un prestito che si impegnano a ripagare successivamente entro una data scadenza, pagando in aggiunta degli interessi concordati per remunerare il creditore.

Comprando un'obbligazione si diventa proprietari di un’azienda?

No. A differenza delle azioni, comprando un'obbligazione di un’azienda non diventi socio, ma creditore, cioè qualcuno a cui l'azienda deve dei soldi.

Come si configura il rendimento di un'obbligazione?

Principalmente attraverso gli interessi che l'emittente ti paga. A seconda del tipo di obbligazione gli interessi possono essere pagati periodicamente (cedole) durante la vita dell'obbligazione oppure tutti insieme alla scadenza, quando ti saranno restituiti anche i soldi che avevi prestato.

Da cosa dipende l’ammontare degli interessi?

L'ammontare degli interessi dipende dalla solidità dell'emittente, dalla durata del prestito e dalle condizioni di mercato. In generale, a rendimenti più alti corrispondono scelte più rischiose o percepite come tali dal mercato.

Quali sono i rischi principali associati alle obbligazioni?

Il rischio principale è che chi ha emesso l'obbligazione non riesca per qualche motivo a restituire i soldi o a pagare gli interessi, ad esempio in caso di fallimento. Più l'emittente è solido, minore è questo rischio, che tuttavia non è mai nullo.

Le obbligazioni sono più o meno volatili delle azioni?

Generalmente le obbligazioni sono meno volatili delle azioni; a fronte di un minor rischio, offrono rendimenti mediamente inferiori nel lungo periodo se confrontati con quelli che possono potenzialmente offrire le azioni.

Dove si possono comprare le obbligazioni?

Come le azioni, puoi comprare obbligazioni in banca o tramite intermediari finanziari.

I fondi comuni di investimento: un salvadanaio gestito da esperti

Cosa sono i fondi comuni di investimento?

Immagina una sorta di grande contenitore dove tante persone mettono i loro risparmi. Un
gruppo di esperti (i “gestori del fondo") investe i risparmi ricevuti in tanti strumenti diversi (che possono essere, a seconda della tipologia di fondo sottoscritti, ad esempio solo in azioni, in obbligazioni o un mix di prodotti finanziari diversi).

Chi decide come investire i soldi del fondo?

Il gestore del fondo, insieme al suo team di professionisti, decide come investire i soldi dei risparmiatori che hanno aderito. Fanno analisi e ricerche per cercare di ottenere i migliori risultati possibili date le condizioni di mercato.

Quali sono alcune caratteristiche dei fondi comuni?

Le decisioni di investimento sono delegate a esperti del settore e il capitale è tipicamente investito in una pluralità di titoli, il che rappresenta una forma di diversificazione, strategia comunemente adottata per ridurre il rischio.

Ci sono costi per investire in un fondo comune?

Sì. Il gestore e la società che gestisce il fondo trattengono delle commissioni per il loro lavoro che vengono detratte dal patrimonio del fondo influenzando così il valore della tua quota oppure, in alcuni casi specifici, vengono addebitate direttamente al momento dell'operazione, come nel caso in cui siano presenti commissioni di ingresso o uscita dal fondo.

Quali sono i rischi principali associati ai fondi comuni?

Generalmente non c'è alcuna garanzia di guadagnare con un fondo comune: nonostante la presenza di un gestore, come nel caso delle azioni e delle obbligazioni in certi casi il valore del tuo investimento può scendere nel tempo o crescere molto meno del previsto.

Dove posso comprare quote di un fondo comune?

Solitamente puoi comprare quote di un fondo comune in banca o presso altri intermediari finanziari. A differenza delle azioni, che possono essere acquistate in pochi istanti a mercati aperti, l’acquisto delle quote di un fondo ha delle tempistiche un po’ più lunghe e può richiedere del tempo prima che l’operazione sia completata. Spesso c'è un importo minimo per iniziare l’investimento, ad esempio 500 euro, e possono esserci dei costi legati all’investimento di cui è importante essere consapevoli: ad esempio alcuni fondi prevedono delle commissioni di ingresso o di uscita che vanno pagate nel momento in cui si acquistano o si vendono le quote

Gli ETF (Exchange Traded Fund): contenitori di tanti titoli che “copiano” parte del mercato

Cosa sono gli ETF? Sono come i fondi comuni di investimento?

Gli ETF sono simili ai fondi comuni di investimento perché sono contenitori di tanti strumenti finanziari. La principale differenza è che, nella maggior parte dei casi, gli ETF sono a “gestione passiva”, ossia non hanno un gestore che sceglie attivamente cosa comprare.

Come funzionano gli ETF a gestione passiva?

Gli ETF a gestione passiva replicano l'andamento di un intero mercato di riferimento o di un settore specifico, seguendo un indice di riferimento, come ad esempio l'S&P 500 che raggruppa le 500 maggiori aziende degli Stati Uniti. Acquistando un ETF punti a replicare la performance del mercato. invece di “cercare di batterlo”.

Quali sono alcune caratteristiche degli ETF a gestione passiva?

  1. Costi contenuti. Poiché non c'è una gestione attiva, di solito gli ETF hanno commissioni più basse rispetto a quelle dei fondi comuni con caratteristiche simili.
  2. Diversificazione. Come i fondi, ti permettono di “diversificare i tuoi investimenti aiutandoti a ridurre il rischio.
  3. Negoziabilità. Compri e vendi ETF in Borsa, in qualsiasi momento durante gli orari di mercato.

Quali sono i rischi principali associati a questi prodotti?

Anche gli ETF sono soggetti a oscillazioni di mercato e non offrono garanzie sul rendimento: la loro performance riflette sostanzialmente quella dell’indice di riferimento.

Dove si comprano gli ETF? 

Puoi comprare ETF in banca o tramite intermediari finanziari, in maniera simile a quanto si fa con le azioni.

Altri strumenti su cui investire

Esistono altri strumenti su cui investire?

Sì, oltre a quelli che abbiamo già indicato, ci sono anche altri strumenti che consentono di investire in metalli preziosi come l’oro, generalmente considerati beni rifugio nei momenti di incertezza, o in altre materie prime.

C’è anche la possibilità di investire nel mercato immobiliare, direttamente oppure indirettamente tramite strumenti finanziari dedicati.

Ci sono poi forme di investimento legate alla previdenza complementare, come i fondi pensione, e anche apposite polizze assicurative.

Cosa considerare nella pianificazione finanziaria

Esistono altri strumenti su cui investire?

Sì, oltre a quelli che abbiamo già indicato, ci sono anche altri strumenti che consentono di investire in metalli preziosi come l’oro, generalmente considerati beni rifugio nei momenti di incertezza, o in altre materie prime.

C’è anche la possibilità di investire nel mercato immobiliare, direttamente oppure indirettamente tramite strumenti finanziari dedicati.

Ci sono poi forme di investimento legate alla previdenza complementare, come i fondi pensione, e anche apposite polizze assicurative.

Cosa considerare nella pianificazione finanziaria

Perché è preferibile avere un piano di gestione delle finanze?

In generale, prima di valutare qualsiasi tipo di investimento, è una buona idea creare un piccolo fondo di emergenza da poter utilizzare per gli imprevisti.

Una volta accantonati fondi per questo scopo, è importante pensare bene a cosa fare con i soldi che avanzano, in particolare quelli che si è piuttosto sicuri di non utilizzare per lunghi periodi.

Supponiamo che io abbia deciso di investire parte dei miei risparmi: quali aspetti devo considerare prima di cominciare?

Vanno considerati diversi aspetti, tra cui i seguenti.

  1. Il tuo obiettivo d’investimento

Vuoi poterti comprare casa tra qualche anno? Oppure vuoi investire per poter avere una pensione integrativa quando smetterai di lavorare? Aver chiaro l’obiettivo è fondamentale per poter pianificare bene la strategia e scegliere gli strumenti più adatti alle tue esigenze.

  1. Il tuo orizzonte temporale

Per quanto tempo puoi lasciare investiti i tuoi soldi senza avere la necessità di doverli prelevare? Alcuni strumenti sono pensati per restare in portafoglio a lungo termine, per molti anni, mentre altri sono più adatti a investimenti di breve o medio periodo.

  1. La tua tolleranza al rischio

Ognuno ha una diversa tolleranza alle oscillazioni di valore degli strumenti finanziari: capire la propria predisposizione alla volatilità è fondamentale per scegliere strumenti coerenti con il proprio profilo di rischio.

  1. Il capitale di cui disponi e le tue entrate e uscite mensili

Quanti dei soldi che guadagni ogni mese, più o meno, ti servono per pagare le spese correnti? Avere un’idea di quanto hai risparmiato finora e di quanto indicativamente conti di riuscire a mettere da parte mese per mese è importante nel pianificare serenamente eventuali investimenti.

E se non voglio rischiare nulla? Esistono strumenti finanziari privi di rischi?

Purtroppo no, nessuno degli strumenti che abbiamo visto prima è completamente privo di rischio. Tieni presente che persino la detenzione di liquidità non impiegata su un conto corrente è soggetta ad alcuni rischi, come la perdita di potere d’acquisto che avviene nel tempo per via dell’inflazione.

Ho sentito parlare di “diversificazione”: cos'è? E perché è importante?

In parole semplici diversificare significa non mettere tutte le uova nello stesso paniere. Invece di puntare tutto su un solo investimento, o su un solo tipo di investimento, puoi distribuire i tuoi soldi su tipologie diverse di investimenti. In questo modo, anche se uno va male o non performa come ti aspettavi, gli altri potrebbero aiutarti a compensare eventuali perdite.

Mi hanno parlato di “PAC”: che cosa è?

Un PAC (Piano di Accumulo del Capitale) è un metodo di investimento che prevede versamenti periodici in un fondo, un ETF o un altro strumento finanziario. Questo ti consente di investire in modo graduale e più cauto, evitando di immettere sul mercato tutti i tuoi risparmi nello stesso momento. È una modalità molto diffusa con la quale la clientela retail si avvicina ai fondi.

Un ultimo punto: informarsi è essenziale

Informati sempre bene prima di prendere qualsiasi decisione in ambito finanziario, fallo tramite fonti autorevoli.

Se ti interessa un certo tipo di prodotto finanziario leggi la documentazione informativa, come il KID (Key Information Document) ad esempio del fondo o dell’ETF, che riassume le principali caratteristiche, i costi e i rischi dello strumento.

Evita scelte avventate e impulsive e considera anche la possibilità di non investire tutto nello stesso momento, scaglionando l’investimento piano piano nel tempo con dei PAC.

Infine ricorda che è sempre possibile chiedere consiglio a un consulente finanziario: seguirti in questo campo è il suo lavoro e il professionista potrà darti un prezioso supporto per scelte d’investimento consapevoli.

Elia Bombardelli, Docente di matematica e content creator

"Credo che la matematica sia fondamentale per le persone e la insegno anche sui social"