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5 passi per aprire un negozio online: dalla strategia ai costi

5 passi per aprire un negozio online: dalla strategia ai costi

Vuoi aprire un negozio online da zero? 5 consigli per avviare un ecommerce, dalla strategia ai metodi di pagamento.

Come aprire un negozio online in 5 passi

Aprire un negozio online può essere un’ottima fonte di guadagno. Però non tutti gli ecommerce hanno successo! Per far andare bene gli affari c’è bisogno di maturare competenze molto specifiche, conoscere la normativa, avere ben chiaro in mente quali sono i costi e scegliere fornitori e partner fidati.

Sei pronto a fare questi passi?

Primo passo: quanto costa aprire un ecommerce? Attenzione al budget!

Il primo passo per aprire un negozio online è farsi un’idea di quale sarà l’investimento iniziale. Senza dubbio non è dispendioso quanto aprire un negozio fisico. Pur non essendoci spese fisse, come quelle per l’affitto o le utenze, dovrai considerare i costi per:

  • Gli adempimenti legali e fiscali
  • L’acquisto dello spazio di hosting
  • La creazione del sito
  • Strumenti di marketing e gestione sito
  • Costi operativi (costi di spedizione, costi di imballaggio ecc.)

Ciò detto, il costo per aprire un ecommerce può variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la complessità del tuo progetto, la piattaforma ecommerce scelta, la tua strategia di marketing e altri requisiti specifici del tuo business.

In linea generale, il costo di un investimento iniziale varia molto a seconda della tipologia di ecommerce. Considera sempre le spese di base legate agli obblighi fiscali e a quelli di gestione del sito, come l’apertura di una P.IVA, le spese legate alla manutenzione del portale e all’hosting, gli oneri relativi alla pubblicità e al marketing digitale, senza dimenticare il budget di gestione magazzino e spedizioni.

Allo stesso tempo, è cruciale ipotizzare un investimento adeguato per garantire il successo del sito ecommerce. Un investimento troppo basso potrebbe compromettere la visibilità, l'efficacia e il posizionamento del sito, mentre un investimento eccessivamente alto potrebbe risultare superfluo rispetto alle reali esigenze. La parola chiave è trovare il giusto mix in relazione ai propri obiettivi, al mercato e al target di riferimento.

Secondo passo: non contano solo le idee! L’importanza del Business Plan

Come per tutte le cose, anche per aprire un negozio online c’è bisogno di un’idea valida. Ma le idee non possono rimanere tali: devono essere definite, rese attuabili e organizzate.

A prescindere dal settore della tua attività, dovrai quindi lavorare a un Business Plan efficace. Parliamo di un documento che raccoglie tutti i dettagli chiave di un'azienda, progetto imprenditoriale o iniziativa commerciale, essenziale per chiunque stia cercando di avviare un nuovo business o espanderne uno già esistente.

Il Business Plan, infatti, raccoglie:

  • Descrizione del business, inclusi la sua mission, vision, valori e struttura legale.
  • Analisi di mercato, cioè il mercato di riferimento, l’analisi della concorrenza, la definizione del target e i trend di settore.
  • Strategia aziendale, cioè come il tuo business raggiungerà gli obiettivi preposti.
  • Piano di marketing operativo, contenente i dettagli sulle strategie di comunicazione, canali di marketing, campagne pubblicitarie, attività sui social media, promozioni, eventi e altre iniziative operative.
  • Pianificazione finanziaria con dettagli aggiuntivi sulle previsioni finanziarie, suddivisione dei costi, margini di profitto, politiche di pricing e strategie finanziarie a breve e lungo termine.

Terzo passo. Burocrazia: le regole fiscali per aprire un ecommerce

Definire il proprio progetto è un ottimo punto di partenza. Allo stesso tempo, però, dovrai essere consapevole degli adempimenti e dell’iter burocratico da seguire per poter cominciare a vendere online.

Per prima cosa, non puoi aprire un negozio online se non apri una partita IVA. Questa attività, infatti, ha carattere abituale e di continuità.

Per questo step, il consiglio è consultare il tuo commercialista che ti aiuterà a individuare il regime fiscale più adatto alla tua situazione (ordinario, forfettario o semplificato) e ad accedere a eventuali agevolazioni fiscali se ne sussistono i requisiti (Startup Innovative, Imprenditoria Femminile, ecc). Inoltre, il commercialista ti darà una mano a individuare il giusto codice ATECO (quello per il commercio elettronico è il 47.91.1). Oltre all’apertura della partita IVA, dovrai anche effettuare l’iscrizione al Registro delle imprese alla Camera di Commercio e comunicare l’avvio dell’attività al Comune di appartenenza tramite SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Infine, dovrai regolarizzare la tua posizione INPS e INAIL.

Quarto passo: scegli la piattaforma giusta e fai una strategia di visibilità online

Se hai lavorato al tuo Business Plan e ti sei informato sull’iter burocratico da seguire per aprire un negozio online, arriva il momento di dedicarti alla parte operativa.

Per prima cosa, dovrai scegliere la piattaforma per ecommerce più in linea con le tue esigenze. Di piattaforme di questo tipo ne esistono moltissime. Puoi scegliere quella più giusta considerando alcuni elementi come:

  • La facilità d’uso
  • Le funzionalità in base al tipo di prodotto o servizio
  • I costi
  • Il livello di personalizzazione
  • Lo standard di sicurezza
  • Gli strumenti integrati per ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca (SEO) e garantire una corretta visualizzazione su dispositivi mobili

Dovrai, inoltre, acquistare un dominio che rifletta la tua identità aziendale. Anche in questo caso, la scelta dovrà basarsi su una strategia SEO, considerando come gli utenti cercano prodotti e servizi online. Questo è fondamentale per migliorare la visibilità del tuo ecommerce sui motori di ricerca, attirando potenziali clienti.

Quinto passo: scegli il fornitore di servizi a pagamento

Oltre a una buona strategia di fondo, perché il tuo ecommerce abbia successo dovrai scegliere il fornitore di servizi a pagamento.

Processi di checkout efficienti e opzioni di pagamento flessibili possono aumentare la fiducia del consumatore e ridurre il tasso di abbandono del carrello. Inoltre, è necessario offrire più opzioni di pagamento per non perdere nessuna opportunità.