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Quanto costa aprire un ecommerce?

Quanto costa aprire un ecommerce?

Guadagnare vendendo online è possibile, ma avviare un ecommerce ha un prezzo. Quali sono i costi di gestione di un negozio online e come contenerli?

Costi ecommerce: quello che devi sapere se vuoi iniziare un’attività!

Nel primo trimestre del 2024 sono stati oltre 33 milioni gli italiani che hanno fatto acquisti online. Nel 2023 il valore degli acquisti online è stato complessivamente di 73,5 miliardi di euro, stando ai risultati dell’ultima ricerca di Netcomm “NetRetail 2024 | Gli Acquisti Digitali degli Italiani“.

Il commercio elettronico in Italia, e non solo, gode di buona salute. Guadagnare vendendo online si può, ma per avviare un ecommerce non ti basterà aprire un sito web e avere un brand forte e riconoscibile, ti serviranno anche un solido piano strategico, un dettagliato business plan e la disponibilità di un capitale inziale, un budget ben preciso senza il quale il progetto non avrebbe alcuna possibilità di partire.

Ma ti sei mai chiesto quanto costa aprire un negozio online? I costi di gestione di un ecommerce possono essere fissi o variabili.

I primi comprendono tutte le spese che non dipendono dalle quantità di beni o servizi prodotti, restano invariate nel tempo e sono quelle che dovrai sostenere periodicamente. Tra i principali costi fissi rientrano ad esempio:

  • L’affitto di un magazzino
  • L’abbonamento a una piattaforma per vendere online
  • Costi IT e software
  • Pratiche burocratiche
  • Spese per il personale: dipendenti o consulenti appartenenti a tutte le diverse aree aziendali (marketing, amministrazione, logistica, ecc.)

I costi variabili sono le spese che dipendono dai volumi di vendita e dalle attività svolte. Sono costi variabili:

  • Le spese sostenute per l’acquisto della merce: se le vendite aumentano, crescono anche i costi per poter rifornire il tuo negozio della merce necessaria per evadere gli ordini   
  • Le spese per la logistica: sono i costi per le spedizioni effettuate dai corrieri e l’acquisto degli imballaggi
  • Le commissioni richieste dai vari istituti di credito sulle transazioni online
  • Le spese per le varie attività marketing: (campagne social, inserzioni pubblicitarie, ads, ecc.)

Ma non finisce qui. Forse non sai che esistono anche dei costi nascosti, ovvero spese che passano inosservate o non previste in fase di lancio di un’attività online e che potrebbero emergere in corso d’opera. Sono per esempio quelle che dovrai affrontare per la merce che arriva al cliente danneggiata, per i resi post-utilizzo, per la perdita di una spedizione o per risolvere problemi legati ad un attacco hacker del sito. Tra i costi nascosti rientrano anche quello per la protezione dei dati dei clienti o per la conformità alle leggi sulla privacy.

Misura il successo del tuo ecommerce: sei sulla strada giusta?

Quali saranno quindi i tuoi margini di guadagno? Se i costi sono tutti gli oneri sostenuti per svolgere la tua attività, i ricavi sono il denaro ottenuto tramite le vendite. Il tuo ecommerce produrrà guadagni solo se dalla differenza tra ricavo e costi di gestione si otterrà un risultato per cui i ricavi sono superiori ai costi. Tenerli sotto controllo attraverso un monitoraggio costante è il modo migliore per evitare brutte sorprese e farti capire l’andamento del tuo negozio online.

Per misurarne le prestazioni in un periodo di tempo specifico e sapere se sei sulla strada giusta ti sarà sufficiente tenere d’occhio alcuni indicatori chiave (KPI). Tra i principali KPI rientrano:

  • RPC (Revenue Per Click): i ricavi generati da ciascun cliente.
  • CLV (Customer Lifetime Value): il valore apportato da ogni cliente nel corso della sua relazione con il tuo brand online.
  • Il tasso di abbandono del carrello: quanti clienti non concludono l’acquisto dopo aver inserito prodotti nel carrello.
  • CTR (Click Through Rate): il tasso di clic sui link contenuti dalle email inviate
  • ADA: la presenza media giornaliera, che misura quanti visitatori arrivano ogni giorno sul tuo sito ecommerce.
  • PM (margine di profitto): quanti soldi stai facendo. Conoscere questo dato ti darà la possibilità di identificare le aree più critiche su cui intervenire per abbattere eventualmente i costi aziendali.

Come contenere i costi di gestione di un negozio online


Lo sapevi che risparmiare sui costi di gestione di un negozio è possibile? Ma per farlo dovrai applicare alcune strategie che ti permettono di monitorare tutte le spese confrontandole con i guadagni.

  • Tieni traccia degli acquisti. Registra tutte le fatture e raccoglile in un unico ambiente. Solo così potrai avere il controllo di tutte le spese sostenute e individuare eventuali sprechi o costi eccessivi.
  • Monitora periodicamente gli stock in magazzino. Se gestisci l’inventario in modo efficace eviterai di acquistare merce in eccesso e ritrovarti con invenduti che si traducono in perdite.
  • Scegli corrieri affidabili e convenienti per le spedizioni. Individua quello che ti farà spendere di meno in termini di costi di consegna, politiche di reso e possibilità di consegna express.
  • Sfrutta i marketplace. Proporre i tuoi prodotti o servizi su piattaforme web esterne specializzate in attività di ecommerce, ti consentirà di risparmiare i costi della logistica e quelli relativi alla formazione. Molti di loro, infatti, offrono programmi di formazione agli affiliati, non solo: si occupano di gestire ordini e spedizioni al posto tuo, impostare una strategia di comunicazione e fornire una struttura preimpostata per l’inserimento delle schede prodotto.
  • Affidati al dropshipping: potrai vendere la merce ma senza doverti sobbarcare i costi di gestione di un magazzino, di cui si occuperà invece un fornitore esterno. Sarà suo il compito di gestire ordini e spedizioni, tu ti limiterai a fare da tramite evitando le spese di stoccaggio e distribuzione. Secondo uno studio pubblicato da Netcomm, il 24% degli ecommerce utilizza un operatore di magazzino esterno, dato che sale al 34% per le aziende con un fatturato superiore a 5 milioni di euro. La tendenza all’outsourcing cresce poi tra chi sceglie di vendere online tramite marketplace: il 54% di queste aziende usa il magazzino messo a disposizione dai marketplace.
  • Riduci le spese per gli imballaggi optando per soluzioni sempre più sostenibili e utilizza, dove possibile, soluzioni di packaging automatizzate, che ti permettano di contenere eventuali perdite dovute, ad esempio, a prodotti danneggiati, tempi di consegna più lunghi, eccesso di scorte.
  • Investi in sistemi di sicurezza per proteggere il sito da eventuali attacchi informatici, che in termini di costi pesano più di quanto spenderesti per una protezione del negozio online sin da subito.
  • Integra alla tua piattaforma ecommerce i più diffusi metodi di pagamento e automatizza i flussi delle prenotazioni e degli incassi. Lo sapevi che ogni Paese e ogni cliente ha le sue abitudini di acquisto? Per soddisfare le esigenze di tutti non ti rimane quindi che scegliere un sistema capace di accettare le carte dei principali circuiti.