Business
Pagamenti POS: quanto costano agli esercenti?

Pagamenti POS: quanto costano agli esercenti?

Se stai per aprire un’attività e cerchi il modo più rapido per far pagare i tuoi clienti, allora non puoi esimerti dal conoscere i pagamenti POS.

Il POS: cos’è e come funziona

Il pagamento con POS è ormai tra i più diffusi, non solo per la comodità di clienti ed esercenti, ma anche per la rapidità di esecuzione delle transazioni. Il POS è anche obbligatorio per tutti i commercianti e liberi professionisti e dal 30 giugno 2022 si applicano sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici.

Ma da dove nasce questa tecnologia?

Iniziamo con un piccolo cenno storico: il POS nasce negli anni ’70 negli Stati Uniti e negli anni Ottanta si diffonde su scala planetaria, affermandosi come dispositivo di uso comune. Questo acronimo, di origine anglosassone, sta per "Point of Sale", ovvero "Punto di vendita". Il funzionamento di un POS è molto semplice e permette di effettuare pagamenti senza bisogno di contanti, ma solo attraverso una carta di pagamento, uno smartphone o uno smartwatch.

Per il cliente è sufficiente avvicinare o inserire la carta di pagamento sul POS affinché questi, dopo aver verificato l’identità del titolare della carta tramite un codice PIN o una firma elettronica, invii la richiesta di addebito alla società che ha emesso la carta. Nel momento in cui il saldo disponibile copre l’importo dell’acquisto, la banca rilascia l’autorizzazione e il pagamento va a buon fine. Una volta conclusa questa operazione, il cliente ottiene una ricevuta che il POS può emettere cartacea oppure via SMS o email.

Modelli POS: scegli quello che fa al caso tuo!

Quanti tipi di POS esistono? Ormai da anni siamo abituati a vedere negli esercizi commerciali il classico POS fisso, ovvero collegato alla linea telefonica e collocato in genere vicino al registratore di cassa. Nel corso degli anni, però, hanno iniziato a farsi strada anche altri due modelli di POS:

  • POS mobile: dotato di connessione Bluetooth, questo ha al proprio interno l’app del terminale che consente il pagamento attraverso il proprio dispositivo (carta o smartphone).
  • POS digitale: più evoluto, che permette di ricevere pagamenti senza bisogno di un dispositivo fisico. Al posto del terminale ci sono un link o un QR code che consentono al cliente di accedere alla piattaforma online attraverso la quale completare il pagamento.

I vantaggi del POS, anche per i commercianti

I pagamenti POS offrono molteplici vantaggi sia per i consumatori che per gli esercenti. Per i clienti i pagamenti sono più rapidi e convenienti, ma soprattutto più sicuri (grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate di crittografia) e tracciabili. Pagando con il POS, infatti, i consumatori possono tenere monitorate le spese tramite gli estratti conto bancari.

Per i commercianti, invece, l’utilizzo del POS si traduce in:

  • Aumento delle vendite, con la possibilità di attirare una clientela più ampia.
  • Maggiore sicurezza finanziaria legata alla minore gestione del contante.
  • Conseguente riduzione del rischio di furti e rapine
  • Migliore efficienza contabile. Qualsiasi pagamento POS, di fatto, viene registrato automaticamente nel sistema contabile e rende semplice la gestione della rendicontazione.

Commissioni POS per commercianti

Ma quanto paga un commerciante per il POS? Prima di entrare nel dettaglio, è opportuno conoscere le regole. Commercianti e professionisti sono tenuti ad accettare pagamenti POS per qualsiasi cifra, come disposto dal Decreto-Legge 30 aprile 2022, n.36. La norma prevede non solo l’obbligo di accettare pagamenti elettronici, ma anche l’applicazione di una sanzione a fronte del mancato rispetto. La multa è di 30 euro e viene aumentata del 4% del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

Per quanto riguarda i costi dei pagamenti POS per i commercianti, bisogna infine tenere in conto tre ordini di grandezza. Un commerciante dovrà sostenere:

  • Un costo per l’acquisto del dispositivo che legge le carte.
  • Una spesa per il canone di abbonamento al circuito sul quale avvengono le transazioni.
  • Le commissioni percentuali sulle transazioni, a seconda dell’importo degli acquisti registrati.

 

Hai trovato utile questo articolo? Esplora altri contenuti su Percorsi per scoprire nuovi strumenti e trend per il tuo business.