La BCE spiegata semplice: cosa fa la Banca Centrale Europea?
Sono trascorsi più di vent’anni da quando l’euro è diventata la moneta unica per 300 milioni di cittadini europei. Proprio in vista dell’introduzione di questa valuta, qualche anno prima, è stata istituita la BCE, la Banca Centrale Europea. Da allora avrai sentito più volte menzionare nei notiziari, nei programmi di politica e attualità o sui giornali, questo nome. Ma cos’è esattamente la BCE e quali sono le sue funzioni?
Porsi questa domanda è naturale: spesso telegiornali o trasmissioni televisive danno per scontato che si padroneggino alla perfezione termini quali Eurotower, SEBC o eurozona. Ma non sempre è così, per cui andare in confusione o non comprendere appieno concetti o notizie non è affatto inconsueto. Rispondiamo allora a tutte le domande più frequenti sul tema, cercando di capire perché la BCE è così importante nella vita quotidiana di tutti i cittadini europei.
La Banca che guida la politica monetaria europea
L’euro è entrato in circolazione a partire dal 1° gennaio 2002 e nel 1998 è stata costituita un’istituzione dell’UE deputata a gestire e guidare la politica monetaria ed economica dell’Unione Europea: questa è proprio la BCE.
Anche chiamata Eurotower o ECB (dall’inglese European Central Bank), la BCE è responsabile della politica monetaria dell’eurozona, cioè l’insieme degli Stati membri dell’UE che hanno deciso di abbandonare la moneta nazionale in favore di una moneta unica. Allo stato attuale, gli Stati membri che fanno parte dell’eurozona sono venti, con l’adesione della Croazia a partire da gennaio 2023.
Assieme alle banche centrali nazionali degli Stati membri dell’Unione Europea – incluse quelle che non hanno adottato la moneta unica – la BCE fa parte del Sistema europeo delle banche centrali (SEBC). La BCE ha sede centrale a Francoforte sul Meno, in Germania.
La gestione della stabilità dei prezzi nell’eurozona
Quindi il ruolo della BCE è gestire l’euro, ma anche mantenere la stabilità dei prezzi e dirigere la politica economica e monetaria dell’Unione Europea.
Possiamo riassumere le funzioni della BCE in:
- Regolazione dei tassi di interesse a cui eroga prestiti alle istituzioni bancarie operanti nella zona euro, monitorando l'andamento dell'inflazione
- Gestione delle riserve di valuta estera nell’eurozona e acquisto o cessione di valute al fine di stabilizzare i tassi di cambio
- Verifica dei controlli sulle istituzioni e sui mercati finanziari da parte delle autorità nazionali, garantendo nel contempo il corretto funzionamento dei sistemi di pagamento
- Sicurezza e solidità del sistema bancario europeo
- Emissione di euro in banconota da parte dei paesi dell’eurozona
- Mantenere prezzi stabili per sostenere la crescita
BCE: perché decide i tassi di interesse dei mutui?
Tra gli strumenti principali della politica monetaria della BCE c’è il tasso di interesse. Per semplificare il concetto, possiamo dire che la Banca Centrale Europea regola il tasso di interesse principale, cioè il tasso al quale le banche possono prendere in prestito denaro direttamente dalla BCE.
Il tasso di interesse della Banca Centrale Europea rappresenta il costo ufficiale per i prestiti che questa istituzione concede alle banche commerciali. Questo indice ha un impatto indiretto sui tassi che le banche applicano a vicenda e ai consumatori. Pertanto il tasso BCE riveste un ruolo che va oltre il semplice guadagno sui prestiti: è uno strumento di politica monetaria impiegato per incentivare l'economia o controllare l'inflazione. Variazioni nel tasso BCE, sia in aumento che in diminuzione, hanno effetti diretti anche sui cittadini, influenzando i tassi di interesse su mutui e prestiti.
Perché la BCE alza i tassi di interesse?
In questi ultimi mesi la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di aumentare i tassi di interesse per vari motivi, tra i quali:
- Controllare l'inflazione: quando i prezzi salgono troppo rapidamente a causa dell’inflazione, alzare i tassi di interesse può aiutare a rallentarne la crescita. Ciò avviene perché tassi più alti tendono a ridurre la spesa dei consumatori e degli investimenti aziendali, rallentando così l'economia e riducendo la pressione inflazionistica.
- Stabilizzare l'economia: in periodi di rapida crescita, un aumento dei tassi può prevenire il surriscaldamento dell'economia. Questo aiuta a mantenere un equilibrio tra crescita economica, occupazione e prezzi.
- Rafforzare la valuta: tassi di interesse più alti possono rendere una valuta più attraente per gli investitori stranieri, poiché offrono rendimenti più elevati sugli investimenti in quella valuta. Questo può rafforzare il valore della valuta, influenzando il commercio internazionale e l'equilibrio economico.
- Gestire le aspettative economiche: a volte l'aumento dei tassi può essere utilizzato come strumento per influenzare le aspettative di mercato e le decisioni economiche future di imprese e consumatori.
- Bilanciare la politica monetaria: dopo periodi di tassi di interesse molto bassi, che possono stimolare l'economia e aumentare la liquidità, la BCE potrebbe aumentare i tassi per bilanciare gli effetti di questa politica monetaria espansiva e prevenire potenziali rischi finanziari.
Come è composta la BCE: gli organi decisionali
La BCE è composta da 3 organi decisionali:
- Consiglio direttivo. Rappresenta il principale organo decisionale e comprende i 6 membri del Comitato esecutivo e i governatori delle banche centrali nazionali dei Paesi facenti parte dell’eurozona. È questo l’organo che si occupa di valutare gli sviluppi economici e monetari, nonché fissare i tassi di interesse da applicare ai prestiti erogati dalla BCE alle banche commerciali.
- Comitato esecutivo, composto dalla Presidente della BCE (Christine Lagarde dal 2019, succeduta a Mario Draghi), dal Vicepresidente e altri 4 membri. Questo organo si occupa di preparare le riunioni del Consiglio direttivo, impartire le istruzioni alle banche centrali nazionali degli Stati membri e gestire gli affari correnti della BCE.
- Consiglio generale, che svolge, per la maggior parte, funzioni consultive e di coordinamento, per esempio si occupa di redigere il Rapporto annuale della BCE, raccogliere informazioni statistiche o a elaborare istruzioni comuni per rendicontare e gestire i dati contabili relativi alle attività svolte dalle Banche centrali nazionali, con l’obiettivo di garantire uniformità nei processi contabili. Ne fanno parte la Presidente della BCE, il Vicepresidente e i governatori delle banche centrali nazionali di tutti i Paesi dell’UE.
Il futuro della BCE: un orizzonte di sfide e opportunità
Comprendere il ruolo e le funzioni della Banca Centrale Europea è fondamentale per ogni cittadino europeo. La BCE non è solo un'entità astratta lontana dalla quotidianità delle persone; le sue decisioni influenzano direttamente la vita economica di milioni di individui. Le sue politiche di regolazione dei tassi di interesse, di controllo dell'inflazione e di gestione della stabilità dei prezzi si riflettono su aspetti concreti come i mutui, i prestiti e la capacità di spesa delle famiglie.
Guardando al futuro, la BCE si trova di fronte a sfide significative, come la gestione delle ripercussioni economiche post-pandemiche, il controllo dell'inflazione in un contesto globale instabile e la promozione di una crescita sostenibile nell'eurozona. Al contempo, però, l'istituzione rappresenta una fonte di opportunità e di sicurezza, lavorando per garantire la stabilità finanziaria e sostenere lo sviluppo economico in Europa.
In questo scenario in evoluzione, la trasparenza e la comprensione delle azioni della BCE diventano ancora più cruciali. È importante che i cittadini rimangano informati e consapevoli di come queste politiche impattino sulle loro vite, potendo così contribuire in modo più attivo al dibattito economico e politico dell'Unione Europea. La BCE, quindi, non è solo un custode della stabilità monetaria, ma anche un protagonista chiave nell'orientare l'Europa verso un futuro di prosperità e benessere condiviso.