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La gestione del denaro e i comportamenti ereditati in famiglia

La gestione del denaro e i comportamenti ereditati in famiglia

Il rapporto con il denaro non nasce dal nulla: abitudini, convinzioni e modelli vengono spesso trasmessi all’interno della famiglia. Un percorso di consapevolezza raccontato da Michela Calculli.

Denaro e radici familiari: da condizionamento a opportunità

Il denaro come simbolo, non solo come strumento

Il denaro è molto più di un semplice strumento di scambio. È un potente simbolo che racchiude significati emotivi, culturali e psicologici profondi. Ognuno di noi ha sviluppato un rapporto unico con il denaro, ma quanti si rendono conto che gran parte di questo rapporto è stato "ereditato" dalla propria famiglia d'origine?

L'eredità invisibile

La famiglia rappresenta il primo e più influente contesto in cui si apprendono le modalità di gestione del denaro. I bambini osservano e interiorizzano i comportamenti economici dei genitori, che diventano modelli di riferimento per le loro future scelte finanziarie. Questo processo di apprendimento avviene non solo attraverso insegnamenti espliciti, ma soprattutto tramite l’osservazione delle pratiche quotidiane, come la gestione del budget familiare, il risparmio e le decisioni di spesa.

Un rapporto sano e paziente dei propri genitori con il denaro, farà sì che i figli lo riproducano in età adulta dando il giusto peso e valore alle finanze personali e familiari. Mentre scelte e comportamenti disfunzionali rischieranno di dare ai soldi dei ruoli impropri, ad esempio con finalità di controllo e/o ricompensa, come vedremo in seguito.

Dunque, questa "eredità invisibile" può rappresentare tanto una risorsa quanto un ostacolo nel cammino di una persona verso il proprio benessere finanziario.

Il DNA finanziario: come si formano i nostri comportamenti economici

I bambini imparano principalmente attraverso l'osservazione e l'imitazione. Secondo la teoria dell'apprendimento sociale di Albert Bandura, gran parte dei nostri comportamenti viene acquisita osservando gli altri, in particolare le figure genitoriali. 

La quotidianità, le ore trascorse in famiglia, offrono ai piccoli un particolare “spaccato” dell’età adulta che per forza di cose ha un impatto anche sulla gestione del denaro. Un impatto che va oltre le intenzioni dei genitori perché agisce anche in momenti non prettamente educativi. Poiché i bambini osservano gli adulti e ne apprendono gli schemi comportamentali, inclusi quelli legati al denaro.

Pensiamo a bambine e bambini che osservano i genitori controllare costantemente, e con ansia, il saldo del conto corrente oppure nascondere contanti in casa “per le emergenze”. Questi momenti apparentemente insignificanti contribuiscono a costruire nel bambino un'associazione emotiva con il denaro che potrebbe persistere per tutta la vita.

Non sono solo i comportamenti osservati a influenzare il nostro rapporto con il denaro, ma anche i messaggi verbali che riceviamo durante la crescita. Frasi come "i soldi non crescono sugli alberi", "per guadagnare bisogna faticare" o "spendere è da irresponsabili" creano vere e proprie cornici mentali attraverso cui interpretiamo la realtà economica.

La trasmissione intergenerazionale delle abitudini finanziarie

Esistono quattro principali schemi di comportamento che si trasmettono tra generazioni, analizziamoli.

1. Il ciclo della scarsità
Quando una famiglia vive con la costante preoccupazione che "non ci sia mai abbastanza", questo atteggiamento tende a trasmettersi anche quando le condizioni economiche migliorano. 

Esempio: La famiglia Bianchi ha vissuto il dopoguerra in condizioni di estrema povertà. Nonostante il significativo miglioramento economico nelle generazioni successive, i membri più giovani della famiglia continuano a mostrare un'ansia sproporzionata rispetto al denaro: accumulano beni non necessari "nel caso servissero", controllano ossessivamente i prezzi anche per piccoli acquisti e provano un senso di colpa quando spendono per il proprio benessere.

2. Denaro come tabù
In alcune famiglie, il denaro è un argomento tabù, mai discusso apertamente. Questo silenzio crea adulti che tendono a evitare di confrontarsi con la propria situazione finanziaria, tantomeno a farlo con altri sia in contesto familiare sia amicale sia lavorativo.

Esempio: Marco è cresciuto in una famiglia benestante dove il denaro non è mai stato un problema, ma nemmeno un argomento di discussione. I genitori gestivano tutto senza mai coinvolgere i figli nelle decisioni economiche o spiegare concetti basilari di gestione finanziaria. Da adulto, Marco si ritrova con uno stipendio elevato ma con gravi difficoltà nella pianificazione finanziaria: paga le bollette in ritardo, non sa quanto spende mensilmente e ha sviluppato un rapporto quasi "magico" con il denaro, che sembra apparire e scomparire senza una logica comprensibile.

3. Il consumo compensativo
Alcune famiglie utilizzano il denaro e gli acquisti come sostituti dell'espressione emotiva o come ricompensa. Denaro e consumo possono diventare il cosiddetto "linguaggio dell'amore", cioè il modo in cui si possono esprimere affetto e/o consolazione.

Esempio: La famiglia Rossi ha sempre utilizzato i regali e le ricompense materiali come principale espressione d'affetto. "Ti compro quella cosa che desideri" era la frase che seguiva ogni delusione o difficoltà dei figli. Elena, cresciuta in questo contesto, da adulta tende a consolarsi con acquisti impulsivi ogni volta che affronta momenti di stress o tristezza, creando un circolo vizioso di spese eccessive e sensi di colpa.

4. Il controllo attraverso il denaro
In questo schema, il denaro diventa uno strumento di potere e controllo nelle relazioni familiari, basti pensare a cosa accade nelle situazioni di violenza di genere nella coppia, alimentata dalla violenza economica. Quest'ultima può essere anch'essa un'eredità invisibile acquisita in famiglia sia da chi la subisce sia da chi la agisce.

Esempio: Nella famiglia di Luca, il padre gestiva con pugno di ferro le finanze familiari, elargendo "paghette" ai membri della famiglia solo in cambio di comportamenti approvati. Questa dinamica ha creato in Luca una relazione conflittuale con il denaro: da un lato lo vede come strumento di affermazione personale e indipendenza, dall'altro tende a replicare inconsapevolmente modelli di controllo economico nelle sue relazioni, creando tensioni con il partner.

Rompere le catene: strategie per liberarsi dai modelli disfunzionali

Riconoscere l'influenza dei modelli familiari è il primo passo per trasformare il proprio rapporto con il denaro. Ecco alcune strategie efficaci per iniziare questo percorso.

1. Sviluppare consapevolezza finanziaria
Il primo passo è fare luce sulle proprie credenze inconsce sul denaro. Un esercizio efficace consiste nel completare frasi come "Il denaro è...", "Risparmiare significa...", "Il debito è..." e poi interrogarsi sulla provenienza di queste convinzioni. 

2. Creare nuove associazioni emotive col denaro
I comportamenti finanziari sono spesso guidati da emozioni più che da logica. Associare nuove emozioni positive al denaro può trasformare radicalmente la nostra relazione con esso. Ad esempio, chi associa il risparmio a un atto di cura di se stessi nel proprio futuro, può essere più ligio rispetto a chi vede il risparmio come un mero dovere o un'abitudine virtuosa.

3. Stabilire obiettivi finanziari personali
Definire obiettivi finanziari che rispecchino i propri valori e desideri, non quelli ereditati dalla famiglia, è fondamentale. Conoscere se stessi, le proprie ambizioni, è il primo passo per ricostruire un rapporto cono il denaro funzionale rispetto al raggiungimento degli obiettivi. In questo modo si spezza la catena delle abitudini finanziarie guidate da sogni o abitudini altrui, che possono non combaciare con i propri.

4. Educarsi finanziariamente
L'ignoranza finanziaria è spesso tramandata di generazione in generazione. Secondo l'indagine OCSE-PISA 2022, l'Italia si posiziona significativamente sotto la media europea per alfabetizzazione finanziaria, con solo il 21% degli studenti che dichiara di discutere di questioni economiche in famiglia. Investire nella propria educazione finanziaria, attraverso libri, corsi o consulenze professionali, può interrompere questo ciclo.

5. Praticare la consapevolezza nelle spese quotidiane
Molti comportamenti finanziari problematici si manifestano con il "pilota automatico". Mantenere un diario delle spese per 30 giorni, annotando non solo quanto si spende ma anche come ci si sente prima e dopo ogni acquisto, può rivelare schemi inconsci ereditati.

La nuova eredità: trasmettere modelli sani alle generazioni future

Trasformare il proprio rapporto con il denaro non è solo un atto di libertà personale, ma anche un dono per le generazioni future. Ecco come è possibile contribuire a creare una nuova eredità finanziaria.

1. Parlare apertamente di denaro
Abbattere il tabù che circonda il denaro è essenziale. Le conversazioni attorno al denaro sono fondamentali in situazioni come definire correttamente il bilancio familiare, i carichi di ognuno e prendere decisioni consapevoli. Ma non solo.

Chi è abituato fin da piccolo a parlare apertamente di denaro avrà gli strumenti per negoziare il proprio compenso in fase di assunzione o gli aumenti nel corso della carriera lavorativa.

2. Insegnare attraverso l'esempio, non solo con le parole
I bambini assorbono più quello che facciamo che quello che diciamo. Mostrare comportamenti finanziari equilibrati nella vita quotidiana è più efficace di qualsiasi lezione teorica. Questo include il coinvolgimento graduale dei figli nelle decisioni economiche familiari, in modo appropriato all'età.

3. Separare il valore personale dal valore economico
Una delle eredità più tossiche è l'associazione tra autostima e situazione finanziaria. Insegnare che il valore di una persona non dipende da quanto guadagna o possiede è fondamentale per un rapporto sano con il denaro e, contrariamente a quanto si potrebbe credere, contribuisce al perseguimento di un effettivo benessere finanziario.

Verso una relazione consapevole con il denaro

Il nostro rapporto con il denaro è una delle eredità invisibili più importanti che riceviamo dalla famiglia, ma non è un destino immutabile. Riconoscere i modelli ereditati, comprenderne l'origine e lavorare consapevolmente per trasformarli è un percorso che richiede tempo e impegno, ma che può portare a una libertà finanziaria ed emotiva straordinaria.

Come in molti ambiti della vita, anche nella relazione con il denaro la consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento. Interrogarsi su "da dove viene questo comportamento?" ogni volta che ci troviamo a prendere decisioni finanziarie può aprire la porta a scelte più autentiche e allineate con i nostri veri valori e obiettivi.

Liberarsi dai modelli disfunzionali ereditati non significa necessariamente rifiutare tutto ciò che abbiamo appreso in famiglia, ma scegliere consapevolmente quali comportamenti mantenere e quali trasformare, creando così una nuova eredità finanziaria più sana per noi stessi e per chi verrà dopo di noi.

In un mondo dove il benessere finanziario è sempre più collegato al benessere generale (dunque anche fisico e psichico), comprendere e trasformare il nostro rapporto con il denaro diventa non solo una questione economica, ma un importante passo verso una vita più autentica e soddisfacente.

 

Per approfondire ulteriormente il tema, è possibile consultare il mio intervento al TEDx disponibile al seguente link: TEDx Talk.

Michela Calculli, Formatrice e Divulgatrice Finanziaria

“Quella degli spiegoni”

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