Scopriamo le obbligazioni
Non serve essere degli esperti di finanza per aver sentito parlare, almeno una volta nella vita, di obbligazioni. Un’obbligazione è un titolo di debito, ossia un prestito, che viene emesso da un ente statale, una banca, un organismo sovranazionale oppure da un’azienda privata, e che prevede il pagamento di interessi periodici per tutta la durata del prestito. Il prestito culmina con il rimborso totale della somma investita qualora non si realizzino scenari sfavorevoli, quali il fallimento della società debitrice.
Facciamo un esempio. Immagina di prestare 50 euro a un amico con la promessa che ti restituirà 55 euro tra un anno. In questo scenario, tu sei il creditore e il tuo amico è il debitore. Nel mondo finanziario, questo scambio si trasforma in quello che chiamiamo obbligazione. Quando acquisti un'obbligazione di fatto stai prestando denaro a un'entità, come uno Stato o un'azienda, che in cambio si impegna a restituirti la somma originale più un interesse dopo un certo periodo. È un modo per far fruttare i tuoi risparmi e, allo stesso tempo, aiutare altri a realizzare i loro progetti.
L’investitore - colui che acquista l’obbligazione - ha il diritto di ricevere, alla scadenza definita, il rimborso della somma versata e una remunerazione a titolo di interesse. Questa remunerazione prende il nome di cedola. Si possono acquistare obbligazioni al momento della prima emissione o in un momento successivo, da chi le ha già acquisite. In questo caso l’acquisto avviene al prezzo di mercato.
Le caratteristiche delle obbligazioni, per punti
- Il valore iniziale di un’obbligazione viene definito valore nominale e rappresenta il capitale che, alla scadenza, dovrà essere restituito dall’emittente all’investitore.
- Il tasso di interesse periodico - cedola o coupon - viene stabilito al momento dell’emissione e può avere una durata variabile.
- Le scadenze, che individuano il termine del prestito obbligazionario, possono essere pertanto a breve, medio o lungo termine.
- Per interesse, corrisposto tramite cedole, si intende il costo – e quindi il rendimento - che l’investitore pretende per prestare il proprio denaro.
- Inoltre, il rendimento dell’obbligazione può anche essere dovuto dal capital gain - guadagno in conto capitale -, che si ha se il titolo viene rimborsato o venduto a un prezzo maggiore rispetto a quello a cui è stato acquistato. Se, viceversa, il titolo viene rimborsato a un prezzo minore di quello acquistato, si ha una perdita in conto capitale.
Le tipologie di obbligazioni
Sul mercato esiste un’ampia varietà di obbligazioni, che vengono definite dall’identità di chi le emette. Tra le obbligazioni più diffuse rientrano senza dubbio i Titoli di Stato, oltre alle obbligazioni societarie, le obbligazioni di enti pubblici e le obbligazioni municipali.
Altri esempi di obbligazioni sono:
- Obbligazioni subordinate: si tratta di un tipo di obbligazione bancaria in cui il pagamento delle cedole e il rimborso del capitale, in caso di difficoltà finanziarie di chi le emette, dipendono dalla soddisfazione di altri creditori non subordinati. Queste obbligazioni offrono rendimenti più elevati ma, ovviamente, un rischio maggiore. In caso di insolvenza dell’emittente chi detiene obbligazioni subordinate viene ripagato dopo i creditori garantiti - o senior -.
- Obbligazioni convertibili: questa tipologia di obbligazioni permette a chi le detiene di scegliere se convertirle in azioni. Solo il titolare può scegliere se farlo e il regolamento stabilisce il periodo temporale entro cui può esercitare questo diritto. In questo modo i detentori possono beneficiare dell’aumento del valore delle azioni.
Alcune domande da porsi
Effettuare un investimento in obbligazioni non è un’operazione semplice. Il segreto è quello di bilanciare al meglio rischi e opportunità con l’aiuto del proprio consulente di fiducia. Saper investire in obbligazioni può garantire reddito e stabilità a un portafoglio, ma non ci si può esimere da un approccio oculato a questo strumento finanziario.
All’interno di una strategia di investimento diversificata, quella di investire in obbligazioni può essere una componente importante. Prima di iniziare a investire, è essenziale stabilire gli obiettivi finanziari che si intende perseguire.
Se vuoi investire in obbligazioni, dunque, domandati se intendi generare un reddito stabile o se punti alla crescita del patrimonio a disposizione. Qual è il rischio che sei disposto ad assumerti? Sebbene siano considerate meno rischiose rispetto alle azioni, anche le obbligazioni hanno un certo margine di rischio, soprattutto a seconda della tipologia scelta. Come sempre, quando si investe, è utile studiare attentamente i tassi di interesse e il rating delle obbligazioni e cercare quanto più possibile di diversificare il portafoglio e gli emettenti. Questa operazione contribuisce a ridurre il rischio complessivo.
Non bisogna mai dimenticare infine di tenere sotto controllo il portafoglio. Monitorarlo periodicamente serve a verificare che l’andamento sia in linea con gli obiettivi prestabiliti e con il profilo di rischio scelto. Quella di affidarsi ai professionisti del settore è una soluzione intelligente soprattutto se non si ha particolare dimestichezza con le obbligazioni individuali.
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